A Stefano, che combatte l’ignoranza come un Don Chisciotte i mulini a vento, alla sua preziosa e rara realtà di libreria cult, luogo in cui Cultura e Poesia si fondono pazienti ma dinamiche, talvolta musicali, in divenire, mai statiche nè vetuste, mai anti/umane. Spazio nel quale ho avuto la commozione di esibirmi sull’onda di uno dei migliori  poeti di questo e del secolo scorso, fondendomi con la sua Gabbianella e con quel gatto  a cui insegnammo a volare… Si Stefano perché la cultura è volo, è luce, e chi nel cammino della propria vita ha acceso anche soltanto una fiaccola nell’ora buia di qualcuno, non è vissuto invano . “ Grazie di continuare a farlo.

Dopo ogni mia visita alla Magna Charta non sono mai tornato a mani vuote. Stefano è un grande libraio: ascolta e asseconda i gusti dei lettori, consigliando loro sempre il libro giusto al momento giusto. La vasta selezione di libri usati – alcuni ormai semi-introvabili – rendono questo gioiellino ancora più prezioso e valevole di una visita accurata. E se sarete indecisi su quale libro acquistare, non preoccupatevi: Stefano vi ritemprerà offrendovi un buon caffè mentre vi perderete tra le pagine”.

Alla libreria Magna Charta sono capitato per caso, in un giorno d’estate, mentre di certo pensavo a un bel tuffo. Mi sono bloccato davanti all’insegna: il nome dell’esercizio parlava di libertà, di un documento antico che anticipava le Costituzioni più moderne. Era una scelta interessante, un modo per dichiarare i propri intenti. Il libro e la libertà hanno la stessa radice, nell’amata lingua dei nostri antenati. Il mare ha aspettato, mi sono tuffato fra quegli scaffali che ai miei occhi erano scrigni di meraviglie. In sintesi il luogo mi è piaciuto e mi è venuta l’idea. Stavo presentando la mia prima fatica, che poi un libro non lo è mai, è sempre e solo una gioia, un viaggio da fare insieme a chi leggerà. Pensai che volevo illustrare la mia creatura di carta anche lì. Mi sono rivolto al titolare, ho scoperto un geologo votato alla letteratura, ho conosciuto un amico. Proprio di viaggi abbiamo a lungo parlato, è una passione comune e non è la sola. Al primo evento ne sono seguiti altri, per me ormai è una tappa fissa, se scrivo un libro devo passare da Lavinio. La stessa località è un richiamo letterario, evoca il poema di Virgilio, è il lido di Enea da cui trae origine la storia di Roma. Nel frattempo sono trascorsi gli anni e con Stefano Ricci ho preso tanti caffè, sono cresciuti i nostri figli, le novità culturali si sono susseguite, soltanto il mare è rimasto lo stesso. La Magna Charta è sempre lì, un antidoto contro l’ignoranza, contro il sonno della ragione che genera mostri. Stefano è un libraio come ne esistono pochi, la materia che espone la conosce davvero, legge moltissimo e ti sa consigliare, per giunta lo fa con garbo e modestia sincera. Insomma queste righe mi vengono dal cuore, sennò non ci sarebbero, ché come ci insegna un poeta veneziano: “un bel tacer non fu mai scritto”.

Ho avuto modo di presentare un mio libro nello spazio colorato e accogliente della libreria Magnacharta di Lavinio. L’atmosfera creatasi era molto simile a quella che percepiamo nell’intimità della nostra casa. Che cosa dire di Stefano Ricci? Semplicemente “un libraio per amico”. Non si potrebbe chiedere di più.

La libreria Magnacharta per me è un punto di riferimento.Tutte le presentazioni che hanno organizzato sono state un successo e una bellissima riunione tra amici. Ormai ogni volta che ci vado mi sento quasi in famiglia.

Difficile entrare e uscire a mani vuote.  I libri devono essere consigliati da chi li ama e Stefano è competente, informato e capace di proporre una selezione originale .